Coronavirus: importantissimo annuncio di Roberto Speranza
l’Italia procede in maniera decisa con la campagna vaccinale, tant’è vero che sono in arrivo circa 20 milioni di dosi di vaccino.
Il mese di giugno, con ogni probabilità, sarà il mese in cui ci sarà il “colpo” decisivo al Covid-19, in cui quasi tutti gli italiani avranno ricevuto almeno la prima dose del vaccino.
Nei giorni scorsi, il commissario straordinario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo ha annunciato che a partire dal 3 giugno, in tutta Italia sarà possibile prenotarsi per avere i vari sieri (Pfizer, Moderna, Astrazeneca, Johnson&Johnson) in totale libertà presso i siti regionali.
Il giorno della festa della Repubblica, il ministro della salute scrive sul suo profilo Facebook:
“Da domani tutti potranno prenotare il vaccino antiCovid. Possiamo ancora accelerare la nostra campagna per superare questa stagione così difficile. Buona festa della Repubblica a tutti.”
“La regola del 4”
In queste ultime ore, Roberto Speranza è seriamente in difficoltà, a causa della “regola del 4”, cioè il limite di quattro posti a tavola nei ristoranti e nei pubblici esercizi nelle zone bianche si schierano infatti i vice di Speranza, i sottosegretari Pierpaolo Sileri e Andrea Costa, il ministro degli Affari Regionali, Mariastella Gelmini e il segretario della Lega, Matteo Salvini.
Tanto che, si apprende da fonti di Governo, è previsto per domani un tavolo tecnico per una mediazione.
Il sottosegretario al ministero della salute Pierpaolo Sileri, non è d’accordo con questa scelta, a tal proposito afferma:
“Spero venga presto rivisto il limite dei quattro posti a tavola nei ristoranti e pubblici esercizi, credo sia arrivato il tempo e io sono tra quelli che era per più posti a tavola consentiti. Aumenterei a 8-10 posti a sedere, per poi liberalizzare ai primi di luglio.
Metà di noi sarà vaccinato. E se vedo un po’ assurdo indossare la mascherina tra il primo e il secondo al ristorante mentre resta l’obbligo alzandosi da tavola negli spazi comuni, mi preoccupano ancora gli assembramenti, soprattutto dei più giovani, fuori dai locali. A casa dovrebbero valere le stesse regole dei ristoranti: si sta insieme a tavola ma distanziati“