L’inspiegabile tragedia della funivia Stresa-Mottarone

Nelle ultime ore l’Italia intera si sta ponendo una sola domanda: come è potuta accadere questa tragedia? Chi è il responsabile? Ci riferiamo all’incidente avvenuto alla funivia Stresa-Mottarone in provincia di Verbania, crollata a terra mentre si trovava nel punto più alto del suo percorso e a pochi metri dall’arrivo, provocando la morte di 14 persone che si trovavano a bordo della cabina.

Solo un bambino di 5 anni è sopravvissuto e si trova ora in ospedale in condizioni molto gravi. Per rispondere ai tanti interrogativi che ruotano attorno a questa tragedia, è stata raccolta tutta la documentazione tecnica sulla funivia, di cui ne riportiamo un parte. Continua a leggere l’articolo per conoscerne i contenuti.

 

 

I controlli effettuati

L’azienda Leitner, che si è occupata della manutenzione dell’impianto, ha deciso di condividere con tutti le varie operazioni effettuate: “Sulla base dei documenti in suo possesso e delle verifiche interne effettuate Leitner in relazione alla tragedia avvenuta domenica sull’impianto Stresa-Mottarone, rende noto l’elenco dei controlli e delle manutenzioni portate a termine negli ultimi mesi, secondo le prescrizioni della normativa vigente, sulla base del contratto di manutenzione sottoscritto con la società di gestione Ferrovie del Mottarone. L’ultimo è stato il 3 maggio scorso, con la manutenzione e il controllo delle centraline idrauliche di frenatura dei veicoli“. E ancora: “In precedenza dal 29 marzo al 1 aprile, erano stati fatti controlli non distruttivi su tutti i componenti meccanici di sicurezza dell’impianto previsti dalla revisione quinquennale, in scadenza ad agosto 2021. Quindi effettuati in anticipo sui tempi“.

 

 

Le prove tecniche

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L’azienda ha voluto specificare anche che erano state effettuate precise prove tecniche: “Ancora prima, il 18 marzo prove di funzionamento dell’intero sistema d’azionamento; il 4 e 5 marzo lubrificazione e controlli dei rulli e delle pulegge delle stazioni; il 1 dicembre 2020 finti tagli (prova che prevede una simulazione della rottura della fune traente e conseguente attivazione del freno d’emergenza) effettuati su entrambe le vetture”.

Si conclude poi il documento: “il 5 novembre 2020 controllo periodico magnetoinduttivo delle funi traenti (e di tutte le funi dell’impianto) come da disposizione del decreto dirigenziale del ministero dei Trasporti n.144 del 18/05/2016 (periodicità imposta una volta all’anno) con esito positivo“.


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