DDL Zan: il tempo è scaduto
Loredana Bertè si lascia andare
Nelle ultime settimane, si è parlato moltissimo del DDL Zan, il disegno di legge, che porta il nome del relatore Alessandro Zan, prevede modifiche agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale.
I personaggi che hanno preso parte sono stati molti, Fedez, Elodie, Malika Ayane, Claudio Amendola, Simona Ventura, Loredana Bertè, Patty Pravo, Paola Turci, Nicola Piovani, Levante, Fiordaliso, Michele Bravi, Mahmood, Piero Pelù, Maurizio Costanzo, Luciana Littizzetto, Veronica Pivetti, Alessio Boni, Alessandro Gassmann, Claudio Santamaria, Andrea Bosca, Laura Chiatti, Ludovica Bizzaglia, Serra Yilmaz, Donatella Versace, Michelle Hunziker, e molti altri.
Le parole più toccanti che ci sono state:
Fedez: “Questa legge dà più diritti a chi non ne ha, easy“
Loredana Bertè contro Pillon: “In un Paese normale farebbe un altro mestiere”
Michelle Hunziker: “Devono essere puniti gli atti di discriminazione fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere. Hanno rotto. Storie come quella di Malika, buttata fuori di casa dalla propria famiglia, con minacce, perché si è innamorata di un’altra ragazza, non ne vogliamo più sentire. Basta. Siamo nel XXI secolo, bisogna evolversi. E laddove non c’è il buonsenso, purtroppo ci vuole una legge, che regolamenti i comportamenti delle persone”
La manifestazione
Erano in ottomila, le persone che hanno partecipato alla manifestazione per chiedere l’approvazione del ddl Zan all’Arco della pace di Milano. L’evento, al quale hanno aderito una sessantina di sigle, ha visto la partecipazione anche di Elio Vito, deputato di Forza Italia che ha votato a favore della legge contro l’omotransfobia alla Camera, nonostante il suo partito avesse deciso di non appoggiare la norma. “La bandiera di Forza Italia si intona bene con i colori della bandiera arcobaleno”.
Sul palco della manifestazione è salito ovviamente Alessandro Zan, deputato del Pd che ha dato il nome alla legge. “È importante quello che ha fatto Fedez dal palco del Primo Maggio e per questo lo voglio ringraziare: ha squarciato il velo di ipocrisia.
Ha semplicemente raccontato quello che dicono alcuni esponenti politici”, ha detto l’esponente dem, definendo l’evento di oggi come “un successo per la democrazia che dimostra che l’Italia è un Paese civile e la stragrande maggioranza delle persone vuole una legge che tuteli le persone più vulnerabili. Le persone e i cittadini vogliono far sentire la loro voce e chiedere alle istituzioni di approvare una legge di civiltà. Questa non è una legge sulle minoranze ma contro i crimini di odio.