Tutti ricorderanno il delicato episodio verificatosi nel febbraio 2019 che riguarda Manuel Bortuzzo, il ragazzo nato a Trieste nel 1999 e che si è trasferito a Roma per dedicarsi alla sua più grande passione: il nuoto. Nella notte tra il 2 ed il 3 febbraio 2019, la sua schiena è stata raggiunta da un proiettile di pistola, un incidente che lo ha costretto alla sedia a rotelle.
Nel giorno del suo ventiduesimo compleanno, Manuel ha voluto dedicare un pensiero ad una persona per lui fondamentale che gli ha permesso di tornare alla sua quotidianità dopo quel tragico evento e che da poche ore è venuta a mancare: continua a leggere per saperne di più.
Il grave lutto
Sul profilo Instagram del giovane nuotatore, si legge il seguente messaggio: «Buon viaggio Doc!». Manuel si riferisce al dottore che gli ha permesso ,con un’operazione, di tornare alla sua quotidianità, a camminare, a nuotare: Agazio Menniti, il primario di Neurochirurgia del San Camillo che ha 46 anni ha perso la vita, proprio poche ore fa, a causa di un incidente stradale, separandosi così da sua moglie e dai suoi due figli. L’uomo, mentre stava rincasando, si trovava nella sua moto sul Grande Raccordo Anulare, quando è stato colpito da un auto che l’ha fatto cadere dal suo mezzo. E proprio mentre si trovata sulla strada, è stato travolto da una seconda auto, morendo sul colpo.
I messaggi d’affetto
Una persona d’oro, stimata da tutti, sia a livello umano che lavorativo. Così infatti la direttrice amministrativa dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, Francesca Milito, ha voluto ricordarlo: «Abbiamo appreso con infinito sgomento della prematura scomparsa del nostro caro Agazio Menniti, primario della Neurochirurgia, persona di grandi valori umani e stimato professionista apprezzato da tutti. La comunità del San Camillo si stringe intorno alla famiglia e ne condivide il grande dolore».
Ed anche l’ex direttore di neurochirurgia al San Camillo, Alberto Delitala, gli ha dedicato un affettuoso messaggio: “Riservato, un po’ sulle sue, ma capace di grandi slanci di simpatia, soprattutto con i colleghi e gli infermieri con i quali aveva costruito una bella squadra. Aveva molto carattere, una tempra molto forte”. Buon viaggio Agazio!