I protagonisti indiscussi di questa pandemia sono sicuramente i virologi. Se da una parte c’è chi ottimista e pensa che ne usciremo questa estate, come il ministro Speranza. Dall’altra, alcuni virologi si sono opposti con teorie meno ottimistiche. È questo il caso del noto virologo Matteo Bassetti che ha smorzato i toni ottimistici espressi dal Ministro della Salute, Roberto Speranza.
Quest’ultimo infatti aveva dispensato parole ottimistiche sul ritorno alla normalità. Speranza aveva ipotizzato una data molto vicina mentre in realtà, secondo il virologo Bassetti, siamo ancora molto lontani dal tornare alla normalità. Insomma, diversi pareri discordanti. Continua a leggere per saperne di più.
Lo scetticismo di Bassetti sulle parole del ministro Speranza
Il direttore del reparto di malattie infettive del San Martino di Genova, Matteo Bassetti, si è detto fiducioso per quanto riguarda l’estate ma ha annunciato che il problema in autunno potrebbe ripresentarsi. Ha inoltre aggiunto in un’intervista all’Adnkronos “In questo momento è giusto che si diano messaggi rassicuranti però dal punto di vista operativo l’estate è dietro l’angolo“. Bassetti ha definito, dunque, utopico pensare ad un rapido ritorno alla normalità, perché dopo l’estate si presenterà l’autunno. Il noto virologo ha anche parlato di una possibile e temutissima quarta ondata di contagio che potrebbe arrivare dopo l’estate qualora “non ci arrivassimo senza essere immunizzati”.
Il vaccino per evitare la quarta ondata di contagi
La parola d’ordine quindi per Bassetti è il vaccino, altrimenti ci imbatteremo nella quarta ondata di contagi. Nel corso dell’intervista all’Adnkronos il noto virologo ha lodato i risultati ottenuti da AstraZeneca che si sarebbe rivelato efficace per il 79% per le forme sintomatiche mentre nelle forme sintomatiche addirittura l’efficacia sarebbe del 100%. Il virologo ligure ha anche aggiunto di un’efficacia in grado mantenersi intatta in tutte le fasce di età con valori pari all’80% nelle persone con più di 65 anni.
Bassetti inoltre si è anche pronunciato sul caso Scanzi, il giornalista che avrebbe beneficiato di un trattamento di favore per ricevere il vaccino: “Non una è bella immagine quella di un Paese che non è in grado di vaccinare gli 80-90enni mentre Scanzi si sia immunizzato”.