La campagna vaccinale continua e insieme ad essa anche le polemiche. Il tutto mentre il virus continua a fare il suo corso, agevolato anche dalle varianti che hanno aumentato l’indice di trasmissibilità. Il nuovo governo Draghi ha infatti deciso di blindare quasi l’intera nazione, che si trova da lunedì 15 marzo ad essere interamente rossa o arancione, con la sola eccezione della Sardegna che è l’unica regione in zona bianca.
Questa decisione mira ad agevolare l’opera di vaccinazione degli italiani e diminuire il numero di positivi e di posti in terapia intensiva, dato che in queste ultime settimane gli ospedali stanno subendo un’elevata pressione. In tutto questo, però, la campagna di vaccinazione procede a rilento e addirittura si sospetta di alcune reazioni negative su alcuni pazienti del vaccino Astrazeneca. A questo proposito si espresso il Presidente del Consiglio Draghi nel corso della visita al centro vaccinale anti Covid dell’aeroporto di Fiumicino.
La dichiarazione del presidente Draghi
Queste le parole del premier: ”Nella giornata di ieri, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha bloccato un lotto di vaccini Astrazeneca, dopo la segnalazione di alcuni gravi eventi avversi“.
“È una decisione precauzionale in linea con quanto fatto in altri Paesi europei, e che dimostra l’efficacia dei sistemi di farmacovigilanza. Il parere dell’AIFA, condiviso dagli scienziati, è che non ci sia alcuna prova che questi eventi siano legati alla somministrazione del vaccino. L’Agenzia Europea per i Medicinali sta esaminando i casi sospetti, ma ha anche consigliato di proseguire col suo utilizzo“. Ha aggiunto Mario Draghi.
L’aumento delle dosi
A questo punto però con il blocco dei vaccini Astrazeneca, e il già ridotto numero delle altre case produttrice, la situazione comincia a farsi preoccupante. Il presidente Draghi però ha tranquillizzato su questo aspetto, assicurando che le dosi somministrate aumenteranno presto e che già in questo mese sono superiori a quelle dei mesi precedenti: “ad oggi, si vedono già i primi risultati di un’accelerazione.
Solo nei primi undici giorni di marzo è stato somministrato quasi il 30% di tutte le vaccinazioni fatte fino all’inizio di questo mese: è il doppio della media dei due mesi precedenti. Il ritmo giornaliero attuale è di circa 170.000 somministrazioni al giorno. L’obiettivo è triplicarlo presto”.