La Germania continua ad adottare la linea dura per arginare il coronavirus. La misura drastica sarà prolungata fino al 7 marzo. Questo è quanto emerge dal vertice fra Stato e le Regioni, o meglio per dirla alla tedesca, i sedici Länder che compongono gli stati federali della Germania.
Anche per quanto riguarda le riaperture dei negozi e del commercio al dettaglio potranno avvenire solo a marzo e nel caso in cui l’incidenza settimanale su centomila abitanti calerà fino a raggiungere un numero di trentacinque nuove infezioni da Covid-19. Ad oggi i contagi sono ancora molti alti e contano ancora più di cinquecento morti e quasi diecimila nuovi casi al giorno.
Riapertura negozi, scuole e parrucchieri a quando?
È per questi numeri preoccupanti che sono stati modificati i criteri per la chiusura totale dello stato tedesco. Sulla riapertura dei negozi, fino a questo momento l’obiettivo del governo era sempre stato di concedere lo sblocco nelle regioni che contavano cinquanta nuove infezioni per centomila abitanti ma il Robert Koch Institut (organizzazione responsabile per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive in Germania) aveva chiesto di abbassarlo. Quindi la decisione di ridurlo fino a trentacinque nuovi casi come ha rivelato il presidente della Sassonia, Michael Kretschmer, alla stampa.
Per quanto concerne la riapertura delle scuole in Germania invece la decisione sarà demandata ai Länder, che sceglieranno autonomamente quale sia la scelta migliore da adottare. I parrucchieri invece potranno riaprire al pubblico dal primo marzo.
Le parole della Merkel
Per il resto, gli abitanti tedeschi dovranno attendere fino al 7 marzo per poter uscire di nuovo liberamente da casa, data nella quale lo Stato ritiene possa raggiungere il livello di cinquanta nuovi contagi su centomila abitanti per un periodo continuativo di sette giorni.
Questo è quanto si deduce dalle parole di Angela Merkel alla stampa. In aggiunta la cancelliera tedesca, davanti alla Bundestag, ha ammesso che la Germania a differenza della prima ondata della pandemia di coronavirus, dove il paese ha reagito relativamente bene, nella seconda contrariamente ha agito lentamente e colpevolmente in ritardo. Una sorta di confessione perciò da parte della Merkel, che si è rivolta ai suoi concittadini con queste parole: “Non siamo stati abbastanza attenti e veloci”.