Emergono importanti sviluppi sui decreti che regoleranno le norme anti-coronavirus.
L’Italia si trova ancora in piena pandemia, ed è uno dei Paesi più colpiti in tutto il mondo.
Dunque, la parola d’ordine è precauzione.
Ma gli italiani si domandano, a oggi, cosa dovranno aspettarsi nei prossimi giorni.
Il Governo, tra coprifuoco, lockdown e chiusure, ha stanziato tantissime norme che hanno limitato gli spostamenti degli individui.
Ma il 6 gennaio, il DPCM di Natale terminerà il suo effetto.
Dunque, cosa dovranno aspettarsi gli italiani dopo l’Epifania?
In arrivo la “zona bianca”. Ma che cos’è?
La proposta della “Zona Bianca” è stata avanzata dal Ministro Dario Franceschini. Ma in pratica, cos’è?
La zona bianca è l’ultima trovata del Governo, per poter dare un po’ di respiro agli italiani che hanno fatto moltissimi sacrificio tra dicembre e gennaio.
Come tutti sapete, il DPCM di Natale (che ha reso tutta Italia zona rossa, oppure zona arancione), terminerà il suo effetto il giorno dell’Epifania, ovvero il 6 Gennaio.
Ovviamente, il pericolo non è ancora scampato. Dunque, spazio alle nuove proposte per limitare il contagio da coronavirus.
Nella giornata di domani (5 gennaio), la task force del Governo si riunirà nelle sedi per discutere eventuali cambiamenti per come affrontare la pandemia.
Davanti agli occhi, ci saranno i dati del monitoraggio del Ministero della Salute.
Con la zona bianca ci saranno piccole riaperture?
Come detto, ogni decisione verrà presa in base ai numeri che comunicherà il Ministero della Salute.
Gli obiettivi dell’ultimo decreto, erano di abbassare l’indice RT, diminuire il tasso tamponi/positivi, e mantenere l’ordine tra la popolazione.
Dopo il 6 gennaio, si capirà se tutto ciò è stato raggiunto.
Intanto, si parla già di zona bianca dal 7 gennaio al 15 gennaio.
Le ipotesi vedono Calabria, Veneto, Liguria rimanere in zona rossa, e Lombardia, Puglia e Basilicata nel limbo della zona arancione.
Per tutte le altre Regioni, la zona bianca potrebbe donare delle parziali riaperture, come quelle dei teatri, dei circoli sportivi, dei musei e dei cinema.
Attenzione, perché si parla anche di anticipare il coprifuoco (alle ore 20:00), e di mantenere i negozi e i centri commerciali chiusi durante il weekend.