Bufera nel mondo del calcio.
La storia che andiamo oggi a raccontarvi, ha dell’incredibile.
Infatti, questa vicenda potrebbe ridefinire completamente, se mai ci fosse stato il bisogno, il modo in cui vediamo i calciatori miliardari e e i VIP.
Purtroppo, l’abilità tecnica e sportiva non coincide sempre (quasi mai…) con qualità personali e sociali.
Ma qui non parliamo nemmeno di qualità, quanto di buonsenso e familiarità.
La madre di un calciatore miliardario è stata da lui abbandonata. Ora vive tra i rifiuti, topi, e sporcizia, insieme alle sue due figlie.
La denuncia è arrivata nelle ultime ore.
Il calciatore è miliardario, la madre vive in una baracca
Questa storia ha dell’incredibile, e potrebbe rivalutare ogni calciatore miliardario.
Tra l’altro, siamo abituati a vedere i calciatori millantare spese in beneficienza, spot contro il razzismo, e una serie di atti perbenisti in cui, si pensa sia logico, siano loro stessi per primi a dare i buoni esempi.
Invece non è assolutamente così.
Il calciatore Nolito, stella di molte squadre (Siviglia e Manchester City, tra le altre) e nazionale spagnolo, che l’Italia ricorda bene per averci giocato contro, guadagna 8 milioni di euro a stagione.
8 milioni.
E nonostante ciò, ha deciso di abbandonare sua madre a uno stato di povertà assoluta.
Mentre Nolito vive tra yacht, belle donne, e lussi sfrenati, sua madre Rocio è costretta a vivere in tugurio sudicio insieme alle sue due figlie.
Cosa è successo tra il calciatore e sua madre?
Rocio, la madre di Nolito, ha voluto denunciare la faccenda ai giornalisti del Daily Mail.
Rocio ha avuto diversi guai con la giustizia. Dipendente da farmaci e droga, è arrivato fino a prostituirsi per guadagnare dei soldi. “L’ho fatto solo per le mie figlie”, dice Rocio, che ha 46 anni e ha partorito 6 anni fa due gemelline.
Il rapporto di Rocio con Nolito si è interrotto con una telefonata.
A seguito di una brusca litigata avvenuta via telefono nel 2017, Nolito ha deciso di tagliare tutti i ponti con sua madre.
Rocio non ha più avuto la possibilità di contattarlo, o di chiedere chiarimenti.
Quella litigata al telefono è l’ultimo ricordo papabile che ha di suo figlio.