Una delle paure più grandi in questo periodo segnato dalla pandemia globale del coronavirus è tristemente accaduto.
Ovvero, i falsi positivi.
Tutti ci chiediamo, da quando la pandemia è iniziata, se la sicurezza dell’esito del tampone sia effettivamente al 100% o ancora meno.
A dir la verità, le fonti dei laboratori di analisi e medici, affermano che la sicurezza degli esiti dei tamponi si aggira intorno al 95%-98%. Percentuale di sicurezza che scende (85%-90%) in caso di test sierologico, dunque non con un tampone “completo”.
La percentuale così alta per i tamponi completi ha sempre rassicurato tutti noi sugli esiti dei tamponi. La scienza medica sta facendo passi da gigante per aumentare ancor di più la certezza dei risultati, ma il numero che si aggira così vicino al 100% non fa emergere particolari problemi.
La notizia di oggi, invece, incute timore e fa crollare le certezza degli ospedali e dei tamponi medici.
Nel Regno Unito, infatti, si sono registrati più di 1300 casi di falsi positivi in 4 giorni.
1300 falsi positivi, laboratorio clinico nel caos
Il fatto è accaduto nel Regno Unito, dove il Sistema Nazionale Sanitario inglese (l’NHS) ha fatto registrare ben 1311 casi di falsi positivi.
Tra giovedì 19 novembre e lunedì 23 novembre, un laboratorio clinico ha accertato con sicurezza una montagna di positivi al tampone.
Tra questi, più di 1300 sono stati successivamente archiviati come falsi positivi.
Sgomento in tutta la nazione. Crolla la fiducia negli ospedali e nei laboratori, e il caos tra le famiglie dei falsi positivi è inimmaginabile.
Ma quali sono state le cause di questi errori?
Una montagna di falsi positivi, ecco il motivo
La montagna di falsi positivi è stata già chiarita una nota ufficiale dell’NHS inglese.
In pratica, il laboratorio clinico aveva ordinato una serie di elementi chimici necessari per il corretto funzionamento delle analisi dei tamponi.
Una pratica adottata in tutto il mondo, ma che oggi fa crollare la sua affidabilità.
Tali sostanze chimiche erano difettose, e nessuno se ne era accorto.
Per questo, il laboratorio ha proceduto ignaro dei difetti delle sostanze chimiche, processando i tamponi effettuati come se nulla fosse e inviando i risultati degli stessi tamponi con la solita certezza.
I tamponi sono stati successivamente annullati, le famiglie subito contattate e disposte per ulteriori verifiche.
Tramite una nota, l’NHS fa sapere che si tratta di un caso isolato che non avrà ripercussioni sul sistema sanitario inglese e invita i cittadini alla calma.
Ma adesso, come faremo a stare calmi? Ci dovremmo continuare a fidare degli esiti dei tamponi?