Iva Zanicchi: “Vi racconto la mia esperienza con il coronavirus”

Dopo la malattia, il ricovero, e il contagio da coronavirus, Iva Zanicchi parla finalmente della sua esperienza negli ospedali italiani.

Ma non solo. La cantante ha deciso di raccontare come sia avvenuto il contagio da coronavirus, quali dolori la abbiano attanagliata, e il ruolo del personale medico in questa faccenda.

Una Iva Zanicchi a tutto tondo, nel pieno del suo stile e del suo temperamento.

Una bella intervista in cui ha voluto dire la sua anche sui negazionisti.

Insomma, una vera e propria lettura consigliata, un monito sulle precauzioni da prendere per combattere il maledetto coronavirus.

Leggiamo insieme le parole di Iva Zanicchi.

Iva Zanicchi, come ha preso il coronavirus

Iva Zanicchi ha raccontato la sua esperienza con il coronavirus, e soprattutto i motivi del contagio, avvenuto nel corso di una riunione familiare.

Infatti, quasi tutta la famiglia presente a tale riunione è risultata positiva al coronavirus.

L’occasione era quella per la cresima della nipote della sorella di Iva Zanicchi. Un momento di gioia, condivisione, dove ovviamente, le distanze e le mascherine non sono state gestite in maniera corretta.

L’appello di Iva Zanicchi è proprio questo: “non fate il mio stesso errore”.

Seguiamo gli appelli dei medici, del Governo, e le normative per prevenire il contagio. Purtroppo, è molto difficile limitare tali assembramenti, ma è necessario farlo per far terminare questa spiacevole situazione al più presto.

Iva Zanicchi, la sua salute dopo il coronavirus

Iva Zanicchi ha anche aggiunto com’è il suo stato di salute dopo il coronavirus.

Dopo il ricovero di 9 giorni all’ospedale di Vimercate, Iva Zanicchi si sente meglio.

Ma i giorni antecedenti al ricovero, l’amata cantante ha avuto seri problemi di respirazione, uniti a tutti gli altri sintomi classici del virus.

Poi, durante il ricovero, le è stata diagnosticata una polmonite bilaterale che ha completamente devastato il suo fisico.

Iva Zanicchi aveva problemi a respirare, a mangiare, si sentiva spossata, debole e senza forte.

Durante l’intervista, la Zanicchi ha voluto sottolineare più volte l’impegno e la dedizione del personale sanitario.

“Non sono eroi, sono professionisti. Lavorano per tantissime ore al giorno indossando soprascarpe, tute, mascherine e caschi protettori. Non possono neanche andare a fare pipì, mangiare o bere. Nei pronto soccorsi la situazione è terribile, anche in un ospedale nuovo e funzionale come quello di Vimercate. Farei vedere questo ai negazionisti”.


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