L’ultimo (discusso) DPCM di Giuseppe Conte ha sancito la frammentazione dell’Italia in tre zone.
Zona gialla, zona arancione, zona rossa.
Secondo tale suddivisione, sono state indicate le zone con una più alta contaminazione e gravosità della diffusione del virus Covid-19.
Ovviamente, le zone più colpite (zone rosse) stanno affrontando misure maggiormente restrittive (riferite a coprifuoco e limiti di apertura dei negozi, principalmente), mentre alle altre è stata concessa maggiore libertà (se così vogliamo chiamarla).
Ora però si fa strada una problematica che molti, forse, avevano sottovalutato. Ovvero l’aumento dei contagi anche nelle zone a basso rischio, e quindi lo spostamento di queste regione tra le zone cosiddette rosse. E quindi, per molti cittadini la situazione potrà presto cambiare.
Ma andiamo a spiegare la faccenda nel dettaglio.
Zone rosse, ecco come vengono scelte
Quando Giuseppe Conte ha ufficializzato quali fossero le zone rosse, in molti hanno messo in dubbio le sue scelte. O, ancor più precisamente, i suoi metri di giudizio.
La spiegazione per la scelta delle zone rosse, arancioni e gialla è stata rivelata. Ed è così che è stata fatta luce sul mistero della Campania (che attualmente si trova nella zona più blanda, la gialla).
In pratica, l’indice di pericolosità del contagio del Covid-19 è dato dall’indice RT della regione. L’indice RT ci spiega con quanta probabilità un individuo può trasmettere il virus, e quante persone può contagiare.
Se una regione ha un indice RT dell’1,5 allora significa che un cittadino di quella regione può contagiare, in media, una persona e mezza, quindi neanche due.
La Campania ha un indice RT sotto l’1,5 poiché molte province vivono una situazione più tranquilla rispetto quella di Napoli.
Ma altre regioni stanno vedendo aumentare questo indice, potendo finire nelle famigerate zone rosse.
Zone rosse, ecco le nuove regioni
Al vaglio della nuova proposta, c’è lo spostamento di alcune regioni nelle zone gialle/arancioni nelle zone rosse.
Le nuove regioni sotto osservazione dal Governo sono Campania, Liguria, Toscana, Emilia-Romagna, Veneto, e Lazio.
La situazione è costantemente da monitorare, e non è detto che nelle prossime ore queste regioni finiranno nella famigerata zona rossa.
Questo significherà una stretta sulle abitudini finora riscontrate.
Quindi, coprifuoco anticipato, chiusura totale dei negozi, e limiti ancor più severi per uscire dalla propria abitazione.