Il nuovo DPCM non è ancora entrato in vigore che già inizia a far parlare di sé.
Come tutti sapete, le nuove misure restrittive emanate dal governo Conte, entreranno in vigore venerdì 6 novembre.
In questi giorni trascorsi, il Premier Giuseppe Conte ha voluto dare possibilità a tutti gli abitanti d’Italia di organizzarsi.
Ora, però, subentrano nuove domande che il Governo non ha chiarito.
Per le zone rosse, infatti (come la Lombardia), c’è molta confusione su cosa si può fare e su cosa non si può fare.
Vediamole insieme nel dettaglio.
Cosa si può fare o non fare secondo il nuovo DPCM
Il nuovo DPCM ha lasciato perplessi moltissimi cittadini.
Nonostante fossero nell’aria già un po’, in molti accusano Giuseppe Conte di non esser stato chiaro su cosa si può fare e su cosa non si può fare.
Ricordiamo che l’Italia, in questa occasione, è stata suddivisa in tre zone (gialla, arancione, rossa), in base alla pericolosità esponenziale del contagio da coronavirus.
Nelle zone rosse bisognerà stare attenti a molte cose.
- non si possono ricevere visite in casa,
- non si può lasciare il proprio comune,
- locali chiusi dalle 18,
- sì all’asporto fino alle 22,
- coprifuoco dalle 21.
Il tutto ovviamente, non sussiste in caso di motivata e certificata impegno di necessità, lavoro, o per motivi di salute.
Nuovo DPCM, e i congiunti?
Ricordate i congiunti?
Eravamo nel bel mezzo del primo lockdown. Durante una delle sue dirette, Conte ha espressamente comunicato che, ai primi scampoli di riaperture, sarebbe stato possibile incontrarsi con i congiunti. Subito sono scattate illazioni su chi fossero tali congiunti, scatenando anche l’ironia dei social.
Oggi sappiamo che i congiunti sono persone care, affetti stabili, parenti, e amicizie di famiglia. In questi casi le visite sono permesse.
Nel nuovo DPCM, non è stata espressamente chiarita la questione dei congiunti. Infatti, non vengono citati da nessuna parte.
Per questo, vige l’ultima normativa emanata sulla questione.
Viene caldamente consigliato (per le zone rosse) di non ricevere persone in casa. Congiunti o meno. Ma, stando sempre alle parole del decreto, non esiste nessuna regola o norma che vieti di accogliere in casa i congiunti. Viene sconsigliato, sì, ma non obbligato.
Vi raccomandiamo di far entrare nella vostra abitazione esclusivamente persone alle quali siete molto legati e con i quali avete rapporti stabili. Igienizzate il vostro appartamento, e raccomandatelo anche all’ospite.
Solo così, uniti, ce la faremo.