Covid, zero contagi in Australia, Cina, Giappone e Corea: come hanno fatto?

Mentre l’Italia è nel pieno della seconda ondata da contagi per coronavirus, altri Paesi affermano che il virus, loro, lo hanno sconfitto.

La situazione in Europa è ancora piuttosto delicata. In Italia andiamo incontro a un lockdown morbido, mentre in Francia si va verso le chiusura totale.

E l’Oriente?

Ci chiediamo spesso in che stato si trovino quelle regioni che il virus lo hanno ricevuto per primi. Tutti quei Paesi che si trovano in Asia, Australia, tra cui dunque anche la famigerata Cina, resa colpevole di aver diffuso il virus nel mondo.

Mentre l’Europa (ma anche gli Stati Uniti d’America) cade in ginocchio di fronte all’aumento quotidiano di contagi da coronavirus, altri Paesi oggi stanno tornando alla normalità.

Quindi, dove abbiamo sbagliato noi europei? Ma andiamo a vedere nel dettaglio la situazione delle altre nazioni.

Coronavirus, la situazione in Asia e Oceania

Di seguito vi daremo informazioni su come stanno vivendo la situazione coronavirus gli altri Paesi del mondo. In particolare, Giappone, Corea, Cina e Australia. In questi Stati il contesto politico è riuscito ad aiutare i cittadini. Che, ovviamente, hanno accettato loro malgrado i vincoli imposti dai Governi, ma al contempo hanno ricevuto sostanziali aiuti dai fondi dello Stato. Cosa che, ad esempio, qui in Italia avviene col contagocce.

Leggiamo nello specifico come sono riusciti ad abbattere il coronavirus questi paesi.

La situazione coronavirus in Giappone

Agli ultimi dati disponibili, il Giappone conta 700 contagiati e 5 morti. Numeri ben lontani da quelli che viviamo noi italiani tutti i giorni.

Attraverso la tecnica del tracciamento retrospettivo (percorrere a ritroso i passi del contagiato), il Giappone si è affidato alla tecnologia e all’Intelligenza Artificiale (oltre alle normali precauzioni) per debellare il virus. Sono avanti anni luce da noi…

La situazione coronavirus in Corea

Anche qui, tecnologia e strumenti digitali. Attrezzature che in Italia mancano o che non vengono minimamente prese in considerazione.

La Corea del Sud possiede sofisticati strumenti per il tracciamento degli spostamenti. Analisi di videocamere, Big Data, e tracce di pagamenti bancari, hanno permesso alla Corea di limitare gli spostamenti solo a quelle persone entrate in contatto con dei contagiati.

La situazione coronavirus in Cina

Numeri molto bassi anche in Cina. 

La nazione che ha dato il via a questa complessa pandemia globale, oggi è tornata alla vita normale. La mascherina è tornata a essere un optional, non obbligatoria, e la gente passeggia nelle strade al sicuro.

Inoltre, la Cina mette a punto misure drastiche al primo sentore di focolaio.

Un esempio? Nell’area del Kashgar, è stato scoperto un nuovo focolaio. Le autorità hanno disposto IMMEDIATAMENTE test a tappeto per quasi tutta l’area, concludendo quasi 5 milioni di tamponi.

La situazione coronavirus in Australia

 Contagi e morti praticamente azzerati.

L’Australia è un esempio da seguire per tutti noi. Quasi 3 mesi di lockdown totale e forzato hanno permesso agli australiani di battere e sconfiggere il virus.

Parliamo di un periodo di quarantena lunghissimo, circa 112 giorni. Giorni in cui i cittadini australiani sono stati protetti dallo Stato, che gli ha messo a disposizione le migliori cure e iniziative possibili.

Oggi l’Australia ha sconfitto il coronavirus. Mesi difficili, di grandi sforzi, ma che hanno portato sicuramente grandi risultati.


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