I nostri lettori più fidati ricorderanno le lotte che combattiamo contro Enel e altri gestori.
Questo perché, siamo in prima linea per il risparmio e per la difesa del consumatore.
Se ricordate bene, abbiamo anche scritto QUESTO ARTICOLO su come chiedere rimborsi a Enel. Tanti consumatori hanno avuto ciò che gli spettava grazie ai nostri consigli, e noi ne siamo veramente felici.
Oggi, per rimanere in tema, vogliamo raccontarvi una storia. Una storia di come si denuncia l’Enel e su come ottenere rimborsi e vincere la causa.
L’errore sulla bolletta
Un uomo di Venezia si era reso conto che le sue bollette erano sempre troppo care.
Ha cercato di studiare i fogli, le date, i numeri, e gli indici presenti, ma era veramente difficile comprendere. Sapete meglio di noi come certe bollette siano incomprensibili.
Ma l’uomo non si è arreso e, finalmente, ha scoperto un fatto. Un fatto che fa impallidire tutti noi consumatori.
In pratica, oltre alle classiche tasse e accise previste per legge, ha trovato un dato. Ovvero, una tassa sulla tassa. Nello specifico, l’Enel chiedeva alla famiglia veneziana di pagare l’IVA (una tassa) su una accisa (un’altra tassa).
Questo non ci sembra proprio corretto.
La denuncia all’Enel
L’uomo, dopo aver scoperto questo errore (chiamalo così…), è uscito fuori di senno. E ha deciso non solo di ottenere un rimborso, ma anche di fare giustizia e di offrire a tutti gli altri consumatori nella sua stessa situazione una soluzione a queste angherie.
Il calcolo dell’IVA su un’accisa già presente, è risultato illegittimo. Per questo motivo, il Giudice di Pace di Venezia ha deciso di condannare l’Enel.
Anche il ricorso in Cassazione è stato positivo per l’uomo. La conferma ha stabilito l’illegalità di un tributo che vada a pesare su un altro tributo. E ora l’Enel deve pagare e risarcire i consumatori.
L’Enel si trova in una delicata posizione in cui deve rassicurare i suoi consumatori. E, soprattutto, garantire rimborsi laddove questo errore si sia presentato. Sono già in molti a essersi associati a reti di consumatori arrabbiati, dove l’obiettivo è proprio quello di chiedere giustizia.
Perché oggi, gli italiani, hanno un disperato bisogno di ordine e giustizia.
Il nostro consiglio
Il nostro principale consiglio è quello di mettersi in contatto con altri nella stessa situazione.
Ma, contemporaneamente, anche di iniziare ad alzare la voce. Ovvero, di farsi sentire con i diretti interessati.
Vi stiliamo qui sotto un modulo fac simile che potete modificare a vostro piacimento. L’importante, è che venga inviato a tutti gli uffici dirigenziali dell’Enel.
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